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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

SALERNO - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!

FALCONE - Nel 1° tempo fa lo spettatore aggiunto e non pagante, nel 2° ci mette il piede su un diagonale di Piatek che avrebbe cambiato ancora una volta il corso degli eventi. E' decisivo. Sicurezza. VOTO 7.

GENDREY - Pochi “strappi” in avanti perché lui e Pezzella devono occuparsi di tenere a bada i quinti di centrocampo della Salernitana. Lui il suo lo narcotizza e ne fa sparire il cadavere. Quando deve rendersi pericoloso Mazzocchi deve andare per vie centrali, all'inserimento di testa in area. E una volta gli scappa male male, ma il neo-azzurro di testa schiaccia sul fondo. Sul binario di fascia vero e proprio, invece, lì non c'è trippa per gatti, il francese lo fa a pezzettini. VOTO 6.5.

BASCHIROTTO - I duelli fisici con Piatek finiscono pari, nel senso che un paio di punti li porta a casa lui, un paio di guizzi li porta a casa il polacco. Quando non siamo in aria ma siamo per terra però non c'è storia: “Baschi” anticipa tutto e tutti, con un tempismo nelle chiusure degno di altre platee. Altro che giocatore solo muscolare o grezzo, le sue uscite sono alla Cannavaro. Straripante. VOTO 7.

PONGRACIC - Per uno venuto dalla Champions League Salernitana-Lecce la si fa in ciabatte. Si sistema al centro del salotto col telecomando in mano e non passa nessuno per cambiare canale. E' dominante. Muraglia. VOTO 7.5.

PEZZELLA - Tanta fatica, corsa, poca lucidità davanti ma tanta sostanza dietro dove deve arginare l'altro quinto del centrocampo della Salernitana. Esce con le bombole d'ossigeno, non ancora al top della forma che sta recuperando in campo, giocando. Se questi sono i risultati attuali non si può che essere ottimisti. VOTO 6.

GALLO - Grande impatto, gran bella pulizia nel fare le cose facili senza cercarsi guai, bell'assist (il primo in giallorosso) per mandare in porta Strefezza. Sta crescendo. VOTO 7.

GONZALEZ - Un'autorete in cui è tutto sbagliato: la posizione, la torsione del corpo, la frenesia. Pazienza. Il ragazzo si rialzerà, ha sangue catalano (non spagnolo, lo offendete…!) che gli scorre nelle vene “calienti”. VOTO 5.

BLIN - Lui ha sangue francese e piglio da combattente. Entra con la giusta dose di agonismo e aggressività in una zona di campo dove tempo qualche minuto e si mette a comandare. Abbaia e morde in un paio di contrasti, mostrando la spada. Decisivo anche lui ai fini degli equilibri spostati. VOTO 7.

HJULMAND - Direttore d'orchestra sublime. Ogni giorno che passa c'è un signore a cui qualche fesso dà dell'anziano bollito che nella sua casetta di Vernole davanti al caminetto conta i soldi che ci farà… VOTO 8.

ASKILDSEN - Qualche buona dimostrazione di talento e di tecnica, ma poca presenza nel gioco. VOTO 6.

BISTROVIC - Mette ordine quando l'inerzia della partita si sta portando pericolosamente verso gli avversari. VOTO 6.

DI FRANCESCO - Il lavoro “sporco” è tutto suo: ha la maturità, la tecnica per portare il Lecce per mano ed affidarlo ai compagni di reparto più “pazzerelli” nelle loro giocate. Lui invece è mente, razionalità, braccia e sudore. Troppo spesso Ceesay e Banda gli negano l'assist di ritorno che meriterebbe. VOTO 7.

STREFEZZA - Spacca un'altra finestra della gioielleria, spacca un'altra porta, dimostrandosi un elemento tecnicamente fuori contesto per bellezza e facilità del gesto. La Nazionale di Mancini si avvicina… Decide lui, dunque è il migliore in campo. VOTO 8.

CEESAY - Si era detto che le zanzare africane fossero fastidiose, ma lui… le supera tutte. Moto perpetuo, a volte poco lucido col pallone tra i piedi, bisogna prenderlo per quello che è: un giocatore estremamente generoso che non è il classico centravanti ma l'attaccante che lanciato nelle profondità e negli spazi libera il freno correndo come nella savana. Rompiscatole senza paragoni. VOTO 7.5.

BANDA - Un po' di giocate e un po' di fumo. C'è dell'arrosto, ma spesso è crudo o troppo cotto. Insomma: non fa mai la scelta giusta alla fine di azioni dirompenti, in cui comunque di base semina il panico. E non è poco. VOTO 6.

OUDIN - Entra e ci mette talento e muscoli, ambientandosi nella gara subito. Bravo davvero. E' nel vivo dell'azione che manda Strefezza in orbita per il gol vittoria. VOTO 6.

DEL ROSSO - Con Baroni in regia audio costruisce 99 minuti complessivi ai confini della perfezione. Squadra corta, difensivamente compatta, che si aiuta, che gioca calcio facile ma solo a dirsi, mica a farsi… Sistemate le cose dietro lo spartito è essenziale da recitare, consiste nell'affidarsi agli spunti dei furetti davanti. E il risultato pieno arriva, finalmente. VOTO 7.

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