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Su SoloLecce.it LE CARTE DELLA PROCURA: catastrofe Palermo, i giudici vogliono la C o la D

Ecco il quadro probatorio alla base del deferimento della società rosanero che mette a rischio la corsa della formazione siciliana

ROMA - Non c'è pace per il Palermo e come sempre alla fine pagheranno soltanto i tifosi e la loro passione.

La Procura Federale chiederà il massimo, una pena clamorosa e esemplare. O la retrocessione immediata all'ultimo posto del campionato o l'esclusione dal torneo, con assegnazione ad altra categoria (la Serie D).

I magistrati sportivi della FIGC fanno trapelare di avere in mano carte spaventose: tre anni di finanza creativa, dal 2014 al 2017, due iscrizioni in A e una in B ottenute falsamente, costruendo bilanci gonfiati per avere la licenza nazionale a disputare il campionato. Insomma, il Palermo è in mezzo ai guai. Una piazza così gloriosa, una città così carica d'amore verso i colori rosanero, calpestata dagli artifici contabili folli che avrebbe posto in essere Zamparini.

I particolari nelle carte - Nelle carte processuali ci sono crediti per cessioni di quote inesistenti e messi a bilancio come se fossero stati riscossi, crediti per imposte mai pagate, un patrimonio netto della società gonfiato di oltre 10 milioni di Euro a bilancio per tre anni.

La richiesta della Procura Federale e i tempi - Con un quadro simile si parte dalla pena massima: retrocessione all'ultimo posto del campionato in corso o esclusione dal torneo per illecito sportivo e rinvio alla Corte Federale per assegnazione ad altra categoria inferiore (la D). La prima udienza con la costituzione delle parti dovrebbe tenersi attorno al 10 maggio: la Procura Federale ha chiesto un calendario con tempi abbastanza stringenti.

 

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