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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

LECCE - Ecco anche per questo turno di campionato le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio..., mi raccomando!

GABIREL - Con due prodigi tiene a galla quei quattro sciroccati dei sui compagni di reparto. VOTO 8.

ADJAPONG - Primo tempo a colori, secondo tempo in bianco e nero. VOTO 6.

LUCIONI - Disastroso. Anticipato nel gioco aereo in due occasioni micidiali, è in costante affanno. Gli riesce facile solo la giocata in uscita palla al piede o l'intercetto a terra quando si tratta di far valere la sua esperienza. Giocate di posizione, insomma. Sul confronto fisico cede a tutti. Preoccupante. VOTO 4,5.

DERMAKU - Affonda con la baracca dietro, sfonda davanti, mostrando alle punte che tirando si segna. VOTO 6.

ZUTA - Sempre pronto a buttarsi nella vasca piena di sangue. E' uno squalo. Nulla teme, nulla lo distrugge. VOTO 7.

CALDERONI - Si fa notare per qualche accelerata: entra fresco e a momenti spacca la partita con un paio di cross che se finalizzati potrebbero ribaltarla. Un recupero da urlo strappa la pelle dalle mani ai mille del "Via del Mare" che lo applaudono fragorosamente. VOTO 6,5.

MAJER - Dannoso. Combina solo guai. Anche riportato nella sua posizione naturale è in un cono d'ombra di prestazione dal quale deve uscire presto per tornare l'elemento indispensabile che può certamente continuare ad essere. VOTO 5.

STEPINSKI - Si vede poco e male. VOTO 5.

TACHTSIDIS - Qualche rigore provocato negli anni precedenti non lo ha convinto ad essere meno maldestro ed evidente nei ripiegamenti difensivi. Apre la strada al vantaggio della Cremonese causando la punizione realizzata da Gaetano con inutile irruenza, poi si perde Valzania per il raddoppio, al termine di un primo tempo in cui rincorre (a velocità sua...) e basta. Nella ripresa cerca e trova il riscatto: si abbassano i ritmi avversari, subentra la stanchezza e sale lui con le sue geometrie. VOTO 5.

HENDERSON - Meno appariscente di altre volte, si mette a fare legna: a centrocampo è l'unico che galleggia. VOTO 6.

FALCO - Quando esce lui finalmente il Lecce finisce di giocare in dieci. Non c'è altro da aggiungere, abbiamo detto tutto... VOTO 4.

BJORKENGREN - Entra nella fase "bollente", in cui servirebbe personalità. Sparisce dai radar non appena mette il naso nel terreno di gioco. X-files. VOTO 5

CODA - Segna, finalmente, dopo un'ora di presenza impalpabile e movimenti caotici. VOTO 6.

PETTINARI - Entra per fare densità nella "tonnara" dell'area della Cremonese. Un paio di occasioni, si butta sempre come un leone. VOTO 6.

LISTKOWSKI - La speranza è che non si tratti di nulla di grave: esce per infortunio quando stava disputando la consueta partita di ordine tattico e pulizia tecnica. Alla faccia della carta d'identità. VOTO 6.

PAGANINI - Non gli riesce un passaggio dai tempi del Frosinone..., o almeno a Lecce non gli si è visto mai imbroccare una cosa giusta in un mese. Si riscatta con la specialtà della casa, il colpo di testa in inserimento, ma il portiere della Cremonese gli strappa la gioia del gol all'ultimo istante all'incrocio dei pali. VOTO 5.

CORINI - Il suo Lecce costruisce tanto e concretizza poco. E' un difetto terribile, su cui va concentrato tantissimo lavoro. Questa squadra offre mezz'ora in cui regala l'impressione di poter dilagare una volta spezzato l'equilibrio, poi l'equilibrio lo spezzano gli altri. Restiamo convinti che il materiale tecnico nelle sue mani, davanti, abbia dei limiti in quanto a numeri sotto porta, e che dunque non sia da attribuire al tecnico questa sterilità. Del resto è passato dall'allenare Donnarumma e Torregrossa a Coda e Stepinski che la porta la vedono con il cannocchiale... VOTO 6,5.

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