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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

FIRENZE - Ecco anche per questo turno di campionato le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio..., mi raccomando!

GABRIEL - Tre prodezze, vere, e tante parate considerate ordinarie ma che dimostrano uno stato di attenzione alta. E' sempre all'erta e infonde sicurezza. In un'uscita viene freddato da Milenkovic che gli strappa il tempo ma conclude fuori a porta vuota. VOTO 7.5.

RISPOLI - Tanta sostanza, partita di calci, sangue e arena. Dalle sue parti Dalbert è uno che sforna venti discese a partita. Lui fa da schermo, ma le volte che se lo perde sono guai. VOTO 6.

LUCIONI - Partita superlativa, straordinaria. E' sempre in anticipo, è sempre lucido, mai falloso. Il bambino Vlahovic finisce nella rete, impigliato come i pesciolini. VOTO 8.

ROSSETTINI - Meno convincente del compagno, "balla" su qualche pallone alto di troppo. Cosa non da lui. Per il resto zittisce l'attacco viola. VOTO 6.

CALDERONI - Lirola è un trattore che ara la fascia, per il bomber difensivo del Lecce è nottata da starsene tranquilli dietro a coprire. Se la cava con qualche affanno. Nel finale gli tocca Ghezzal e non può neanche rifiatare. Alla fine gli servirà un Aulin... VOTO 6.

PETRICCIONE - Migliore in campo, ancora e sempre lui. Giganteggia tra le maglie viola, distribuisce palloni e sapienza. Si becca un giallo da prenderlo a schiaffi: fallo vistoso e inutile, ma fa parte del suo gioco veemente e mai fermo. VOTO 8.5.

TACHTSIDIS - La Fiorentina gira a ritmi bassi a centrocamo e lui va a nozze. La mediana è dominata dal greco, probabilmente alla migliore prestazione stagionale. VOTO 7.5.

TABANELLI - In fase di assestamento dopo il disastro di Cagliari. Perde due palloni micidiali, ancora, ma lotta con ardore. VOTO 6.

SHAKHOV - E' suo l'assist per La Mantia, in una partita giocata a ritmi bassi, spesso avulso dal gioco ma in grado di dettare i tempi dell'azione offensiva quando serve. Si segnala in fase di copertura. Finalmente è la notte del riscatto. VOTO 7.

LA MANTIA - Rapace. Avvia e conclude l'azione del gol partendo larghissimo e chiudendo in area piccola. Il suo primo tempo era stato piuttosto avaro, con un paio di palloni toccati male, ma è La Mantia: tremendo quando negli ultimi sedici metri puoi fargli toccare anche solo due, tre palloni a partita. Finiscono tutti dalle parti della porta. Questo conta. VOTO 7.5.

VERA RAMIREZ - Un quarto d'ora, recupero incluso, per dare una mano e rafforzare gli ormeggi. VOTO 6.

FARIAS - Quando si sposta sulla fascia rende molto di più, dando l'impressione di essere il classico attaccante da 4-3-3. Detta a Shakhov il pallone dell'assist vincente, poi lascia, ancora non al meglio della forma, senza novanta minuti nelle gambe. VOTO 7.

BABACAR - Tiene su il Lecce nel finale. E' vero, sbaglia una occasione colossale calciando con molta sufficienza verso un incredulo Dragowski, ma davanti è indubbiamente l'elemento più tecnico di questo Lecce. Liverani lo sta recuperando anche in termini di fiducia e fa bene a farlo. VOTO 5.5.

LIVERANI - Non è un Lecce scintillante, ma ha tante assenze e solo un matto può chiedergli di andare a dominare a Firenze con una Fiorentina col sangue agli occhi dopo due sconfitte. Eppure senza Falco, Lapadula, Mancosu e il preziosissimo Majer dimostra che nel calcio è l'idea quel che conta. E lui idee ne ha tantissime. VOTO 7.

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