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"STILE" BRESCIA, CAFONI SI NASCE: negato l'accredito al DS Meluso, 27 Euro per entrare al "Rigamonti"

E' guerra psicologica a distanza tra le due società: il DS del Lecce "respinto" al "Rigamonti"

BRESCIA - Un'altra notizia testimonia la guerra psicologica a distanza che vivono Brescia e Lecce in queste settimane caldissime. O meglio che vive il Brescia, visto che da Lecce non sono arrivati in questa fase comportamenti o gesti ostili in direzione delle "rondinelle".

Ebbene, stando a quanto trapela in queste ore, il Brescia ha negato l'accredito al DS del Lecce Mauro Meluso per assistere alla gara Brescia-Venezia, anticipo serale del venerdì del 32' turno della Serie B.

Il DS del Lecce, complice il successivo impegno dei giallorossi in Lombardia (oggi a Cremona, come tutti sappiamo) era partito un giorno prima per visionare avversari e calciatori delle due squadre, anche in ottica mercato e certamente in fase di "studio" dei prossimi avversari. Come prassi per centinaia di procuratori, dirigenti sportivi e di società in viaggio in Italia in tutte le settimane su tutti i terreni di gioco.

Richiesta di accredito negata dalla società biancoazzurra. Meluso, oramai allo stadio, ha acquistato un biglietto di Tribuna a 27 Euro per assistere comunque all'incontro.

Secondo quanto abbiamo saputo cercando di approfondire la notizia la richiesta di accredito sarebbe partita da Lecce nei tempi previsti, dunque nessun errore formale, ma sarebbe stata respinta dal Brescia per motivi di opportunità, discrezionali, sulla base appunto del duello in classifica che vede protagoniste le due squadre e che non consente ai lombardi di agevolare in nessun modo una diretta concorrente.

Sia chiaro, la società di Cellino, regolamenti alla mano, ha utilizzato un potere legittimo, quello della discrezionalità nel negare o meno un pass, ma certamente ha fatto una pessima figura.

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