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FATTI DI LECCE-CARPI: assoluzioni e prescrizioni per tutti. SCONFESSATE LE FOTO DELLA POLIZIA

Ecco come è finito in Appello il secondo grado di giudizio di questa vicenda

LECCE - Arriva a sentenza di secondo grado il processo a quattro salentini finiti sotto accusa per gli scontri avvenuti nel dopo partita di Lecce-Carpi del 16 giugno 2013.

La Corte d'Appello presieduta dal giudice Vincenzo Scardia ha ridotto da due anni a nove mesi la pena per Giuseppe Campobasso, 42enne di Copertino, ritenuto colpevole solo di danneggiamento e assolto con formula piena dall'altro capo di imputazione, resistenza aggravata a pubblico ufficiale, mentre ha assolto per intervenuta prescrizione Francesco De Masi, 38enne di Poggiardo, Federico Ferri, 29enne leccese e Giancarlo Vincenti, 35enne anche lui di Poggiardo. Per loro è venuto meno anche il divieto di accedere a manifestazioni sportive, il DASPO, emesso in quella circostanza. Questa misura è stata ridotta anche a Campobasso, che scende a due anni senza stadio.

Soddisfazione per la sentenza è stata espressa dal collegio difensivo, composto dagli avvocati Stefano Pati, Sergio Santese e Giuseppe Milli che ha anche diramato una nota alla stampa in qualità di difensore di Giuseppe Campobasso.

Campobasso in giudizio ha spuntato lo sconto di pena maggiore e l'eliminazione dell'accusa di resistenza. "Dopo sette lunghi anni siamo riusciti a dimostrare l'innocenza dell'imputato almeno per il reato più grave, quello di aver opposto resistenza attiva agli steward", spiega nella nota l'avvocato Milli, "dopo aver subito nell'ordine la custodia cautelare per oltre sette mesi e una condanna in primo grado a due anni". Questo, continua Milli, "nonostante la difesa avesse prodotto video che giustificavano l'innocenza di Campobasso, mentre il Tribunale preferiva affidarsi a singoli fotogrammi e alla loro interpretazione da parte dei poliziotti".

L'esame dei video nella loro interezza, invece, hanno prodotto l'assoluzione.

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