News

STICCHI DAMIANI DA NON PERDERE: "non ci prestiamo al gioco dei procuratori e delle parole in libertà"

Il Presidente del Lecce commenta il pari di ieri con il Perugia e entra in scivolata sugli interessi di mercato per i calciatori giallorossi

LECCE - Su Mancosu basta chiacchiere. Altro che Lecce che vende o svende, dunque: è un po' arrabbiato, il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani nel nostro consueto punto sulla prestazione del Lecce a poche ore dal pari con il Perugia. Nel "circo" del calcio troppe persone in cerca di visibilità e che inventano trattative inesistenti per far parlare di sè. Ecco la nostra intervista con Sticchi Damiani.

Punto guadagnato - "Si tratta di un risultato giusto contro un avversario forte, costruito per vincere il campionato. Ogni tanto ci dimentichiamo da dove siamo partiti, noi siamo stati fatti per salvarci e partite come questa sono positive. Abbiamo avuto le nostre occasioni, abbiamo preso un palo, Vigorito è stato decisivo con alcune parate: non possiamo che essere soddisfatti anche perchè avevamo qualche difficoltà di natura fisica".

Serie positiva - "Abbiamo allungato la serie delle partite utili e anche sulla zona retrocessione. A Brescia sarà una gara impegnativa contro una squadra che ha voluto fare un mercato per puntare alle zone altissime della classifica, assicurandosi calciatori importanti per la categoria. Andremo in Lombardia come abbiamo fatto a Verona e Pescara, nonostante il risultato negativo, ossia a cercare di imporre il nostro calcio senza timore".

Basta chiacchiere - "Su Mancosu e sulle vicende di mercato leggo e sento tantissime notizie del tutto fuorvianti. Noi non ci prestiamo al gioco dei procuratori e degli addetti del mercato che in questa fase precedente a gennaio devono far parlare di sè o comunque creare fantasie su questo o su quel calciatore. Noi pensiamo al nostro campionato assieme ai calciatori che ci stanno regalando queste belle prestazioni".

Commenti

LA "PRIMAVERA" SI E' FATTA GRANDE: sbancata Cosenza, siamo ai margini del podio
Domani la ripresa: TRE SOTTO LA LENTE. Calderoni e Pettinari rischiano ancora